Nel corso del 2020 sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente i casi di pubertà anticipata o precoce registrati all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Il dato è stato evidenziato da uno studio osservazionale pubblicato sull'Italian Journal of Pediatrics, condotto dagli specialisti del reparto di Endocrinologia sotto la guida del prof. Marco Cappa.
La pubertà precoce consiste nella maturazione sessuale con esordio prima degli 8 anni nelle bambine e prima dei 9 anni nei maschi, mentre la media dovrebbe assestarsi intorno agli 11,5 anni nei bambini e tra gli 8 e i 13 anni nelle femmine.
Nella pubertà precoce il corpo del bambino inizia a trasformarsi troppo presto, con un'accelerazione dello sviluppo dei caratteri sessuali e una rapida chiusura delle cartilagini di accrescimento osseo. Questo comporta un eccessivo sviluppo in altezza che si interrompe troppo presto, con la possibilità che si formino adulti con una statura inferiore alla media.
In Ospedale nel 2019 sono stati osservati 93 pazienti, di età inferiore agli 8 anni, che presentavano un anticipo puberale o una pubertà precoce, di cui 87 femmine e 6 maschi; nel 2020 ne sono stati individuati 224, di cui 215 femmine e 9 maschi.
L'ipotesi dei ricercatori è che a determinare questo fenomeno abbiano contribuito fattori coincidenti durante il lockdown come, per esempio, la modificazione dello stile di vita (scarsa attività fisica), dell'alimentazione (aumento dell’alimentazione) e dell'uso prolungato di Pc e tablet (utilizzati sia a scopo formativo che ludico).
29/4/2021