Un pezzo di me

Un nuovo cuore per una nuova vita, la vita di Francesca

Gli anni Novanta. Gli anni in cui il progresso tecnologico ha cambiato la società e lo stile di vita. Sono anche gli anni in cui al Bambino Gesù il Dipartimento di Cardiologia iniziava ad affermarsi. Da quella notte tra il 10 e l’11 febbraio del 1986, quando per la prima volta in Italia un bimbo di quindici mesi ricevette un cuore nuovo, ora gli interventi e i trapianti di cuore sono sfide da affrontare con nuove speranze.

Proprio negli anni Novanta, Francesca, una bambina di appena 3 anni, arriva al Bambino Gesù. Le è stata diagnosticata una malattia rara, il ventricolo destro a doppia uscita (DORV) che rappresenta oggi circa il 2-3% di tutte le cardiopatie congenite. Francesca viene sottoposta a un delicato intervento, in due tappe: un’anastomosi bidirezionale seguendo il metodo descritto da Glenn, seguita da un intervento chirurgico denominato Fontan (dal nome del chirurgo ideatore). Questi interventi chirurgici non sono risolutivi: i bambini sottoposti a questo tipo di chirurgia richiedono un follow-up cardiologico (controlli periodici) per tutta la vita. In molti casi l’intervento risolutivo è il trapianto di cuore.

Nel 2019 Francesca entra nella lista d’attesa per il trapianto e, per i primi mesi, aspetta la telefonata con un’ansia positiva, piena di aspettativa, ma anche di paura. Ma i giorni passano, diventano settimane e poi mesi. Tutto sembra fermarsi e Francesca continua la sua vita in un appartamento dove vive da sola, in Abbruzzo.

Quando arriva l’emergenza Covid, Francesca torna a Napoli, dove vive la sua famiglia, e continua a studiare e a preparare gli esami: frequenta l’Accademia, vuole diventare una truccatrice, magari cinematografica e teatrale. Il giorno prima di un esame il telefono squilla e cambia i programmi: “Francesca ci siamo, devi venire”. È la chiamata che aspettava, eppure Francesca esita: “Non posso… domani ho l’esame!”. La dottoressa invece non ha dubbi: “Francesca, su queste cose non si scherza. Ti veniamo a prendere!”.

È il 7 maggio 2021. Con un aereo apposta per loro, Francesca e la mamma tornano al Bambino Gesù e il giorno dopo, l’8 maggio, Francesca viene sottoposta a trapianto di cuore.

Oggi Francesca ha 35 anni, è felice ed emozionata quando racconta la sua storia. Ci ha regalato i suoi preziosi pensieri, scritti mentre era su quel piccolo aereo che l’accompagnava a incontrare il suo nuovo cuore. Finalmente può uscire dall’Ospedale, ma dovrà sottoporsi ai primi importantissimi controlli e quindi alloggerà in una Casa Accoglienza del Bambino Gesù, in quella casa sul Gianicolo dove Francesca è rinata.

“Sei arrivato inaspettatamente come un fulmine a ciel sereno
adesso è arrivato il momento
ci stiamo per conoscere e iniziare insieme una nuova vita
ma con molta amarezza lascio andare un pezzo di me
un pezzo importante che nella vita mi ha fatto capire
quanto c’è bisogno di amore e lealtà
un pezzo di me con cui ho condiviso tutto
e mi ha fatto credere nella forza nell’amore
abbiamo combattuto insieme
ma adesso dobbiamo fare spazio ad altri pezzi nuovi
pezzi che mi permetteranno di fare cose che non potevo fare prima
ma senza rimpianto ti lascio andare cuore mio
sei stato e sarai sempre un pezzo di me.” Francesca Iappelli

19/7/2021

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