Da Cuba a Roma: Alain e i suoi sogni

A Cuba non poteva immaginare un futuro. Ora al Bambino Gesù ha iniziato a sognare: da grande farà il cuoco, oppure il medico, oppure…

È il 18 agosto 2016 e siamo a Cuba. È il giorno della nascita di Alain, secondogenito di mamma Yanelis. Dopo soli 15 minuti dal parto, i medici si accorgono però che qualcosa non va: Alain è nato con una atresia esofagea che gli impedirà di mangiare, se non si interviene subito.

Il giorno dopo Alain viene operato per una gastrostomia e una esofagostomia e, anche se l’intervento riesce bene, dopo 4 giorni la sutura si apre, impedendo al piccolo di ingerire il cibo.

Trascorrono 4 anni, duranti i quali mamma Yanelis è sempre in contatto con i medici che hanno operato Alain e che decidono di mettere un pezzetto di colon per completare la parte di esofago mancante, con un nuovo intervento chirurgico. L’intervento sembra riuscito bene ma, dopo 25 giorni in terapia intensiva Alain, a causa di tre infezioni, deve essere nuovamente operato.

Trascorsi alcuni mesi, dopo il rientro a casa e durante i quali Alain è continuamente monitorato, i medici cubani decidono di rioperare Alain, per togliere il colon messo in precedenza e tornando così alla fase iniziale. Arriva una terribile sentenza per mamma Yanelis: «Signora ci dispiace, ma qui a Cuba il piccolo Alain non ha più speranze».

Ma una mamma non si arrende e Yanelis, che di professione è avvocato, rispolvera i suoi contatti universitari e riesce a far arrivare la sua richiesta di aiuto prima negli USA e poi al Vaticano.

È il 20 agosto 2021: il piccolo Alain e la sua mamma sono su un volo per Roma. Alle ore 21:00 raggiungono in ambulanza l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Yanelis è stanca e spaventata, ma non è da sola perché ad accoglierla ora c’è il personale dell’Ospedale Bambino Gesù, si rincuora e chiede aiuto, mentre i chirurghi programmano subito un intervento di ricostruzione dell’esofago.

«Sono meravigliata per la grande accoglienza che ho ricevuto – ci dice mamma Yanelis – dove ogni persona ha la sua specifica competenza, quella giusta, e dove tutto è organizzato nei minimi particolari».

E Alain? Come a tutti i bambini gli piace raccontare del suo mondo fantastico e, quando la mamma gli racconta una fiaba, lui subito ne racconta un’altra inventata proprio da lui. Ci sono dei giorni in cui sogna di fare il cuoco, altri il medico… Qualsiasi sia il suo sogno, cercheremo di fare in modo che possa realizzarlo.

24/11/2021

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