Uno strumento per studiare le Neoplasie aggressive

Una nuova tecnologia consente un'analisi multiparametrica che fa compiere un passo in avanti verso la cura dei tumori del cervello. Ce ne parla Mara Vinci

Sono una ricercatrice e lavoro nel dipartimento di Oncoematologia diretta dal Professore Franco Locatelli.

Mi occupo di tumori cerebrali, in particolare di gliomi di alto grado, un gruppo eterogeneo di tumori del cervello che presenta aspetti variabili, ma accomunati da particolari caratteristiche che gli conferiscono una alta invasività e crescita infiltrativa nelle diverse strutture del sistema nervoso centrale.

Tra questi, in particolare, io mi occupo di studiare i gliomi diffusi intrinseci del ponte, un gruppo di gliomi che insorgono in una parte anatomica del cervello, il ponte, molto delicata per il controllo di attività vitali come il respiro e l’attività cardiaca.
Da poco abbiamo acquisito nel nostro Ospedale una particolare tecnologia avanzata con cui stiamo studiando questi tumori da un nuovo punto di vista. Lo strumento si chiama Hyperion, e si costituisce di due unità: helios, che ci consente di lavorare su campioni in sospensione, e hyperion tissue imager, che permette invece di lavorare su sezioni di tessuto ottenuti dai campioni tumorali.

Generalmente studiamo i geni espressi o le loro mutazioni all'interno della cellula. Ma il risultato finale delle modificazioni che si verificano in una cellula tumorale si traduce nell'espressione delle proteine, che sono gli effettori ultimi nella cellula, e nella modificazione del loro stato funzionale.
L’ Hyperion si basa sull'applicazione della citometria di massa. Tale tecnologia consente di studiare e quantificare l’espressione delle proteine a livello di singola cellula in maniera molto precisa in base alla massa di metalli che, in fase di analisi, leghiamo alle proteine. Tale approccio trova applicazione nella ricerca della medicina traslazionale e anche a livello diagnostico, come dimostrato da recenti studi internazionali.

È proprio grazie a questa tecnologia se riusciremo a compiere un importante passo avanti nella conoscenza in ambiti sui quali abbiamo ancora molti aspetti da studiare, come quello di questi tumori aggressivi.

Inoltre la citometria di massa consente di effettuare un'analisi multiparametrica, consentendoci di ottimizzare l'utilizzo di campioni perché possiamo studiarne fino a 40-50 proteine contemporaneamente all'interno dello stesso campione, cosa non facilmente ricavabile mediante altre tecnologie.
In quest’ottica possiamo dire che con l’Hyperion si aprono nuovi orizzonti nella conoscenza più approfondita dell’eterogeneità tumorale, nella identificazione di nuovi biomarcatori e/o target molecolari dallo studio in situ sui campioni tumorali.  Inoltre questa tecnologia ci consentirà di studiare in tempo reale la risposta ai trattamenti farmacologici utilizzando per esempio campioni di sangue.

Una nuova tecnologia consente un'analisi multiparametrica che fa compiere un passo in avanti verso la cura dei tumori del cervello. Ce ne parla Mara Vinci

Questa importante acquisizione è stata possibile grazie al contributo di numerose realtà: il nostro dipartimento di Oncoematologia, che ha fortemente creduto a questo progetto e alle sue applicazioni pratiche; l'Ospedale Bambino Gesù, in particolare la Direzione Scientifica; la Fondazione Bambino Gesù, fiancheggiata anche dalla Fondazione Heal e da Banca d'Italia.

2/5/2022

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