Uomini e donne nella Ricerca: la parità di genere in Italia

I corsi di laurea, i dottorati di ricerca, le posizioni accademiche: la situazione del nostro Paese rispetto all'Europa e il caso dell'IRCCS Ospedale Bambino Gesù

Recentemente il MIUR (Ministero dell'Istruzione) ha pubblicato i dati relativi alla percentuale di donne e uomini iscritti ai corsi di laurea e ai dottorati di ricerca.

Le università italiane registrano una forte presenza femminile che però si assottiglia man mano che cresce il grado accademico. Le donne sono il 49,8 % tra i titolari di assegni di ricerca, il 46,9% dei ricercatori universitari, il 39,9% dei professori associati e il 24, 8% dei professori ordinari.ordinari.

Anche il CUN - Consiglio universitario nazionale - ha pubblicato un rapporto che analizza il percorso di studi per ambito accademico di uomini e donne tra il 2008 e il 2018 e ha evidenziato che nel settore biomedico il gap tra uomini e donne diventa molto più ampio. Si conferma la prevalenza degli uomini rispetto alle donne nei ruoli a tempo indeterminato, mentre in quelli a tempo determinato si osserva una sostanziale uguaglianza di genere. 

Questo trend che vede una prevalenza maschile di occupazione con contratti di lavoro più stabile, si conferma anche all’interno delle discipline scientifico - tecnologiche, ovvero le cosiddette aree Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics).

Elsevier NV, uno dei più importanti editori scientifici del mondo con oltre 3.000 pubblicazioni in ogni ambito medico e scientifico, nel report “Gender in research”* dimostra che nella ricerca scientifica l'Italia è vicina alla parità di genere, comunque ben posizionata sopra la media europea: oltre 4 ricercatori su 10 sono donne, un dato che corrisponde al 44 % del totale.

Lo studio analizza le percentuali di occupazione femminile nell’ambito della ricerca in tutti i Paesi europei: l’analisi incrociata dei dati raccolti permette di stilare una classifica, nella quale l’Italia si posiziona al secondo posto, con il 44 % di presenza femminile, dopo Portogallo e Spagna, in cui la ricerca vede una partecipazione di donne che corrisponde al 48 % del totale.

Cosa succede in un Istituto di Ricerca a Carattere Scientifico come l'Ospedale Bambino Gesù?

Il personale, attivamente impegnato in attività di Ricerca e Sviluppo, si compone per il 69% di donne e il 31% di uomini. Questa distribuzione non si sviluppa in modo omogeneo, ma cambia sensibilmente considerando una divisione per classi di età (di 5 anni) che evidenzia un maggior numero di donne nelle fasce più giovani, che si riducono man mano che aumenta l’età anagrafica dei ricercatori.

Analogamente a quanto evidenziato per la distribuzione per fasce di età, è possibile correlare al genere anche una valutazione circa la produzione scientifica, analizzando l’Impact Factor (l'indice per la misurazione dell'impatto generato sulla comunità scientifica dall'attività di ricerca, collegato alle pubblicazioni scientifiche) e il numero di pubblicazioni prodotte annualmente. Sulla base dell’analisi dei dati relativi alla produzione scientifica dell’Ospedale emerge come ogni ricercatore produca in media 4,8 pubblicazioni ogni anno. Questo numero è sensibilmente diverso se analizzato per genere, riportando una media di 6,7 pubblicazioni annuali per gli uomini e 3,8 per le donne. 

Un ulteriore elemento di riflessione sugli equilibri di genere nell’ambito delle professionalità della ricerca scientifica viene fornito dall’analisi della correlazione tra genere del personale ricercatore e seniority. Sono state correlate al genere 3 macro-categorie principali utilizzate internamente per definire il ruolo dei ricercatori: Junior, Senior e Responsabile di Struttura. 

I ricercatori uomini, pur rappresentando solo il 31% del totale, ricoprono il 79% delle cariche di Responsabili di Struttura ed il 60% della categoria ricercatori Senior.

Completa l’analisi una panoramica sulle titolarità delle Aree di Ricerca e delle Unità di Ricerca ad esse afferenti, che rappresentano l’organigramma intorno al quale l’attività di ricerca dell’Ospedale è articolata. 

I Responsabili delle Aree di ricerca sono tutti uomini nella totalità dei casi, mentre il 71% dei Responsabili di Unità di Ricerca sono uomini contro il 29% di donne.

Si evidenzia inoltre che la maggior parte dei progetti multicentrici, che generalmente dispongono di un budget più elevato in virtù della numerosità dei centri partecipanti, hanno un Principal Investigator uomo. Inoltre 62 progetti multicentrici su 100 sono guidati da un ricercatore uomo mentre è possibile osservare una sostanziale parità per quanto riguarda la guida di progetti di ricerca monocentrici.

1/12/2022

« Torna all'archivio News e eventi

Ti potrebbe interessare

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per restare aggiornato sulle novità del mondo pediatrico