La forza di Teresa

Teresa è dolcissima: ha due guancette paffute che richiamano alle coccole, al desiderio di riempire di baci, di stringere quella creaturina tra le braccia ogni istante. A soli cinque mesi è arrivata dall'Uganda, dove ha potuto trascorrere solo una settimana nella sua casa e con la sua famiglia a causa dei seri sintomi respiratori


Teresa è dolcissima. Ha due guancette paffute che richiamano alle coccole, al desiderio di riempire di baci, di stringere quella creaturina tra le braccia ogni istante. A soli cinque mesi è arrivata dall’Uganda, dove ha potuto trascorrere solo una settimana nella sua casa e con la sua famiglia. Dopo qualche giorno dalla nascita, Philma, la giovane mamma di Teresa, nota sintomi respiratori, difficoltà nell’alimentazione e colorito cutaneo alterato. Inevitabile la corsa all’ospedale più vicino, dove Teresa viene curata per polmonite: i farmaci sono stati acquistati dalla mamma che, ci racconta, per stare vicina alla bimba ha condiviso il letto con un’altra mamma.

Ma Teresa non guarisce e viene trasferita in un ospedale più grande, dove le viene diagnosticato un problema cardiaco: tasposizione delle Grandi Arterie. I medici spiegano alla mamma che non sono in grado di operare, ma l’intervento deve essere eseguito il più presto possibile. La paura di perdere Teresa si fa sempre più grande e i genitori cercano aiuto presso diverse associazioni umanitarie. Aiuto che arriva in breve tempo: Teresa e la sua mamma arrivano in Italia il 15 novembre e vengono subito accolte nel reparto di Cardiologia. La mamma è disorientata, ma tutti i professionisti sanitari e i volontari parlano inglese e rispondono ai suoi bisogni, affinché non si senta tanto sola. Non appena le condizioni cliniche della bimba si stabilizzano, Teresa viene operata e subito dopo ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva Cardiologica. Qui trascorre un periodo difficile, per lei e per la mamma che può vederla solo poche ore al giorno. Poche occasioni, in cui vede sua figlia Teresa ricoperta da fili e cerotti. Un dolore grande per mamma Philma, che quando è assente sa però di poter contare però sulla tenerezza degli infermieri che coccolano ogni istante la piccola. Che non è la sola a ricevere attenzioni e amore: a prendersi cura di Philma c’è l’Associazione Kim, che l’accoglie insieme ad altre famiglie che devono rimanere a Roma per proseguire le cure dei loro bambini in ospedale.

Teresa ha superato il periodo più critico e, dopo una breve permanenza in cardio, è stata dimessa. Ora resterà presso la casa Kim con la sua mamma finchè il suo cuoricino non sarà in grado di tornare in Uganda, dove potrà riabbracciare finalmente il suo fratellone di sette anni, il suo papà e la sua nonna.
L’associazione Kim sta preparando una grande festa per Natale, nella speranza di alleviare la nostalgia di casa di mamma e Teresa, e di tutte le famiglie alloggiate. Al centro della festa più bella dell’anno ci sarà un presepe vivente; ma il bambinello quest’anno sarà una femminuccia... Dolcissima, due guancette paffute che richiamano alle coccole e al desiderio di stringere quella creaturina tra le braccia ogni istante.
 

21/12/2022

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