Il ring dove ogni giorno si combattono le Malattie Rare misura ben cinquemila metri quadri e si trova nella sede del Bambino Gesù di San Paolo Fuori Le Mura a Roma.
Si tratta di una struttura attrezzata con le più moderne tecnologie per le indagini genetiche e cellulari, per un investimento infrastrutturale e tecnologico di 26 milioni di euro. Con i nuovi laboratori dell'Ospedale Bambino Gesù, inaugurati nell'ottobre del 2014 dal cardinale Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, Roma e l'Italia sono diventate la sede del più importante polo pediatrico integrato di ricerca e assistenza in Europa, nonché uno dei principali al mondo.
In tutto sono 150 i ricercatori impiegati che si occupano di genetica e malattie rare, malattie multifattoriali e caratteri complessi, onco-ematologia, immunoterapia e farmacoterapia.
La struttura ospita i laboratori diagnostici di genetica medica e citogenetica, diagnostica integrata oncoematologica e biobanche. Al suo interno, un'Officina Farmaceutica (Cell Factory) unica nel Centro-Sud Italia per dimensioni – oltre 1000 metri quadrati – e capacità di sviluppo, interamente dedicata alla produzione di farmaci biotecnologici per progetti di terapia avanzata (cellulare, genica e tissutale).
«Il nuovo Polo di ricerca – spiega il direttore scientifico Bruno Dallapiccola - è in grado di potenziare le attività scientifiche dell'Ospedale, finalizzandole proprio allo studio delle basi biologiche delle malattie e alla loro terapia. È dotato di piattaforme tecnologiche di ultima generazione (Next Generation Sequencing e indagini exomiche) appositamente dedicate a questi tipi di studi grazie ai quali si potranno avere nuovi strumenti per classificare malattie "orfane", disegnare programmi personalizzati di presa in carico e di terapia».
22/12/2015