La nuova vita di Jerson

Dal Venezuela all'Italia per una via normale

L’Ospedale Bambino Gesù ospita ogni anno molte famiglie che arrivano da diverse regioni d’Italia, Paesi europei ed extra europei.
Nel 2019, grazie a un canale stabilito con la Croce Rossa Internazionale, al Bambino Gesù sono arrivate diverse famiglie dal Venezuela. La crisi economica venezuelana, infatti, ha avuto un impatto pesante sulle strutture sanitarie e sulle famiglie. I bambini, con gravi patologie e situazioni preoccupanti, sono stati assistiti a titolo umanitario e accolti insieme alle loro famiglie. 


Verioska, la mamma di Jerson, ha scritto una lettera per ringraziarci. Noi la pubblichiamo per testimoniare la battaglia di queste mamme per difendere il diritto alla vita dei loro figli.  

Ciao, mi chiamo Verioska, sono venezuelana e sono la mamma di Jerson. Siamo arrivati in Italia circa 7 mesi fa grazie all’aiuto umanitario che ci hanno dato la Croce Rossa italiana e l’Ospedale Bambino Gesù. 

A mio figlio Jerson, che ora ha 14 anni, fu diagnostica un’aplasia midollare acuta quando aveva un anno e mezzo.  È cresciuto con molte precauzioni, limitazioni e restrizioni perché ha sempre avuto il valore delle piastrine particolarmente basso. Non poteva correre, fare sport, andare in bicicletta. Non poteva fare una vita normale come qualsiasi altro bambino della sua età per il timore di farsi male e iniziare a sanguinare.

Nel 2016, quando aveva 11 anni, ha avuto un versamento intracranico. Fu in quel momento che i medici curanti venezuelani decisero che Jerson necessitava un trapianto di midollo osseo. Da quando siamo arrivati al Bambino Gesù, nel luglio del 2019, grazie ai progressi tecnologici, scientifici e umani che l’Ospedale può vantare, la diagnosi per Jerson è cambiata in senso positivo tanto che non ha più bisogno di trasfusioni settimanali, come succedeva quando eravamo in Venezuela. 

Adesso Jerson può andare a scuola, può giocare e condurre una vita normale, assumendo alcuni farmaci che attualmente nel nostro Paese non avrebbe avuto la possibilità di trovare. Da quando siamo arrivati nel vostro bellissimo Paese, tutto è stato come una benedizione di Dio, compresa l’ospitalità che il Bambino Gesù ci ha concesso. Le suore sono delle persone con una straordinaria sensibilità umana, che ci ha permesso di sentirci a casa. Io e la mia famiglia ringraziamo infinitamente Dio per averci fatto incontrare nel nostro cammino persone così meravigliose che si impegnano tanto nel loro lavoro, dalla Presidente dell’Ospedale fino a coloro che ci supportano nel trasporto da e per l’Ospedale. 
Non ho paura di dire che Jerson è stato accolto dal migliore ospedale del mondo, il Bambino Gesù, che non solo ha aiutato mio figlio, ma si è preso cura anche di altri sette ragazzi venezuelani che arrivarono con noi e di tanti bambini di differenti parti del mondo, perché qui abbiamo conosciuto pazienti di tutte le nazionalità. 

Grazie all’ospedale Bambino Gesù per migliorare la qualità di vita di Jerson e di tutta la nostra famiglia. 

Un abbraccio, che Dio vi benedica.

Mamma Verioska

11/12/2020

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