È dicembre, il mese delle feste per antonomasia, e Napoli è piena di luci e di colori. Nella via più famosa della città la gente si accalca per ammirare i presepi creati dalle maestranze locali, frutto della creatività e dell’ingegno partenopeo. C’è lo zucchero filato, i dolci e la pizza: tutto il centro storico della città si anima e si veste “a festa”. I bambini sono felici, attendo la notte di Natale per festeggiare la nascita di Gesù, accompagnata dai tanti doni di nonni e parenti.
Proprio in questo periodo, la piccola Miriam parte per raggiungere l’Ospedale Bambino Gesù: le hanno diagnosticato un’epatite curabile solo con un trapianto di fegato. È coraggiosa Miriam, sa che quel Natale lei dovrà affrontare una grande battaglia e vincerla.
Fortunatamente la malattia si è risolta con una terapia medica e farmacologica ma, purtroppo, subito dopo si scopre una aplasia midollare per cui Miriam viene sottoposta a una cura sperimentale, che però non sortisce gli effetti sperati. A settembre di quest’anno ha ricevuto un trapianto di midollo.
Miriam è già grande. Chiede a mamma e papà di tagliarle i capelli prima della chemioterapia, nel modo che piace a lei, alla moda. Per fortuna adesso Miriam sta bene ed è ospite, insieme alla mamma, a “Casa di Davide”, una struttura dell’Associazione Ciavattini che collabora con l’Ospedale e che accoglie i pazienti ematologici.
Miriam ama i vestiti, la pizza, ascoltare la musica e ballare, come quando andava a scuola di danza. Se le chiediamo cosa vuole fare da grande, la sua risposta è decisa: «l’infermiera!».
6/12/2021