Sono più di 200 i bambini e i ragazzi assistiti nel Centro di Cure palliative pediatriche di Passoscuro che, a meno di 2 anni dall’apertura, ha una percentuale di riento a casa del 90%. In vista della Giornata mondiale del 14 ottobre, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù presenta i numeri della struttura che accoglie bambini e ragazzi con malattie gravi ad alta complessità assistenziale e le loro famiglie.
Il Centro, inaugurato a marzo 2022 a Passoscuro, è la prima struttura di questo tipo nella Regione Lazio, nonchè il più grande d’Italia in ambito pediatrico. Il Centro di Cure Palliative Pediatriche del Bambino Gesù accoglie lattanti, bambini e adolescenti con malattie gravi, inguaribili, che richiedono un’assistenza di alta complessità e garantisce la presa in carico di tutto il nucleo familiare, dai genitori ai fratelli e sorelle. La struttura di Passoscuro, chiarisce Michele Salata su Vatican News, responsabile del Centro, "non va intesa solo come un hospice dove si accompagna il bambino nel periodo terminale della sua vita, ma soprattutto come luogo di cura e sollievo per pazienti e famiglie e di transizione dagli episodi acuti della malattia verso una fase di cronicità che può essere gestita in sicurezza anche a casa grazie a un’adeguata formazione dei genitori e al sostegno degli operatori sul territorio, delle ASL e del pediatra di famiglia. Dopo il periodo di assistenza nel Centro, infatti, circa il 90% dei pazienti è potuto tornare a casa con i propri familiari".
A oggi si stima che nella Regione Lazio siano circa 1.000 i minori che necessitano di cure palliative specialistiche, di III livello, ovvero di équipe esclusivamente dedicate a questo tipo di assistenza. A livello nazionale si stimano almeno 35 mila bambini con lo stesso bisogno, ma la presa in carico nei Centri di cure palliative dedicati avviene solo per il 18% di loro.
Da marzo 2022 a luglio 2023 il Centro di Passoscuro ha ospitato 220 bambini e ragazzi. L’età media dei pazienti è di 11 anni, il 56% maschi, il 44% femmine. Per oltre il 70% si tratta di bambini italiani, il resto di piccoli pazienti cittadini di 25 diversi Paesi d’Europa, Africa, Asia e Sud America. Dopo l’Italia, i Paesi più rappresentati sono l’Ucraina, la Romania e l’Albania. Il 60% dei pazienti ricoverati proviene dal Lazio, seguono la Campania (8,6%), l’Abruzzo (5,9%) e la Puglia (5,5%).
Sul fronte dell’attività clinica e di assistenza, nel periodo considerato sono stati programmati 101 Day Hospice e 273 ricoveri ordinari della durata media di 16 giorni.
15/10/2023